Sannicandro di Bari è un comune di 9 982 abitanti della città metropolitana di Bari. Degno di menzione, per il valore storico-artistico, è il Castello Normanno-Svevo, circondato da una strada fiancheggiata da abitazioni private. La sua storia documentata è soprattutto legata al mondo normanno ed inizia nel 1119, con l’attestazione di Emma d’Altavilla, che all’interno del presidio di prima dominazione normanna fa costruire la cappella palatina di San Nicola di Bari, nell’angolo di nord-ovest. Il fossato, invece, del periodo svevo, venne colmato e trasformato in strada nel 1836.
Suggestivo è il centro storico (medioevale), in cui si snodano stupendi vicoli e vicoletti, con qualche esemplare superstite di cunetta medioevale. Di origine medievale è anche la Chiesetta della Madonna di Torre, posizionata a levante, a 2,7 km dal centro urbano, nella quale è custodito un antico dipinto della Vergine, portato in processione il lunedì di Pasquetta.
Il suo territorio è interamente pianeggiante, mentre il clima è tipicamente mediterraneo. Le colture prevalenti sono oliveti (specialità coratina), vigneti (uva da tavola e da vino primitivo), mandorleti ed ortaggi ad uso privato. Non mancano gli alberi da frutta come: il fico, il melo cotogno, il ciliegio, il melograno, il fico d’India, il pesco e il pero.
La sagra delle olive dolci, che si tiene la seconda domenica di ottobre è una grande manifestazione organizzata dall’associazione ARCI locale. In questa occasione, nella piazza che abbraccia il castello vengono allestiti stand di olivicoltori. Vengono offerti ai visitatori degustazioni di olio e di altri prodotti locali. Il tutto è accompagnato da musica con artisti famosi in campo nazionale. Da un paio d’anni, inoltre, durante l’evento si svolgono visite guidate al castello normanno-svevo nell’ambito del progetto “I Princìpi”.