SWOT

Lo studio delle caratteristiche fisiche e infrastrutturali dell’Area Gal, del contesto socio – economico, le attività di sensibilizzazione e coinvolgimento della popolazione locale, degli operatori, dei portatori di interessi singoli e collettivi, pubblici e privati, hanno permesso di costruire e definire l’analisi SWOT del territorio del Gal Terre di Murgia Scarl.

La SWOT (streghts, weaknesses, opportunities, threats) rappresenta, a tutti gli effetti, uno strumento di analisi indispensabile per poter attuare delle politiche di sviluppo territoriale, in grado di evidenziare le reali problematiche e potenzialità presenti in un’area, e permettere quindi, ai soggetti attuatori, la scelta più opportuna e strategica per uno sviluppo sostenibile del territorio. Le opportunità di valorizzazione dell’Area sono state associate alle principali funzionalità ed attività già presenti all’interno dei Comuni del Gal Terre di Murgia Scarl o di cui si propone la crescita e lo sviluppo ai fini del miglioramento stabile della qualità della vita e della valorizzazione delle risorse territoriali ed economiche ivi presenti. Dal percorso di coinvolgimento attivo della popolazione locale, incontri pubblici e tavole rotonde, oltre che dalle informazioni acquisite dagli strumenti social, e – partecipation, meglio descritti nel cap. 4 “Attività di partenariato”, l’analisi SWOT racchiude in sè il territorio oggetto di intervento, i settori interessati e i singoli comparti, per poi restituire una visione unitaria della zona di programmazione e protagonista dell’attuazione della Strategia di Sviluppo Locale. Punti di forza e di debolezza identificati ed individuati sono stati dapprima gerarchizzati, e successivamente posti in stretta relazione con le opportunità e le minacce emergenti, assumendo caratteristiche peculiari, uniche e specifiche dell’Area GAL.

SWOT

Ambiente:

  • Presenza di un sistema organico di aree protette, “Rete Natura 2000”, SIC, ZPS – Parco Nazionale dell’Alta Murgia, che negli ultimi anni oltre al ruolo predefinito di custode e tutela del patrimonio ambientale ha contribuito non poco alla valorizzazione e promozione dell’Area dell’Alta Murgia, nella quale per la maggior parte del suo territorio ricade il Gal Terre di Murgia FB 05 – 06 – 07
  • Patrimonio naturale e ambientale presente nel territorio, con particolare riferimento alla presenza di paesaggi che spiccano per la loro peculiarità e singolarità, ad elevato contenuto culturale da valorizzare (Es: Pulo, Quite, frazione di Quasano, …) FB 05 – 06 – 07
  • Presenza di sentieri per una fruizione escursionistica del patrimonio ambientale FB 05 – 06
  • Crescita costante a livello globale dell’interesse turistico ambientale, in attività quali trekking,
  • cicloturismo, escursionismo FB 06

 

Turismo rurale e cultura:

  • Presenza di siti e patrimonio di interesse storico, culturale, archeologico e naturalistici di interesse internazionale (Es: L’Uomo di Altamura, Orme dei dinosauri,…) FB 06
  • Presenza diffusa di immobili e palazzi di pregio storico nei sei Comuni dell’Area Gal FB 05 – 07
  • Presenza di prodotti agroalimentari tipici e di qualità, derivanti dalla ricca tradizione locale (Es: Pane di Altamura Dop, Olio Dop Terra di Bari “Castel del Monte” e “Bitonto”, Oliva termite di Bitetto, Mandorla “Filippo Cea” di Toritto, lenticchia di Altamura IGP,…) FB 08 – 09
  • Forte legame e identificazione tra prodotto e territorio FB 08
  • Forte identità socio-culturale che ha mantenuto tradizioni popolari locali FB 08
  • Indiscussa qualità delle produzioni alimentari e dell’enogastronomia FB 09
  • Presenza dell’artigianato locale tradizionale FB 01 -03

 

Contesto economico:

  • Economia locale con una significativa incidenza della tradizione a base agricola e alimentare nella produzione di prodotti tipici FB 03
  • Agricoltura e multifunzionalità con un peso specifico nell’economia dell’Area Gal FB 04 -12
  • Diffusione di buone pratiche agricole, disciplinari e prodotti Dop/Igp, biologico FB 03
  • Presenza di aree di specializzazione agricola (grano, olivo, mandorla…) FB 03
  • Buona propensione all’auto-imprenditoria, spirito di iniziativa generalizzato e trasversale nei vari settori FB 01 – 02 – 03
  • Recenti investimenti nel settore turistico che hanno condotto ad una maggiore diversificazione dell’economia locale e all’identificazione sia dei prodotti offerti sia dei target a cui si rivolgono FB 05- 08 – 09
  • Recente incremento di forme di ricettività innovative, di agriturismi e B&B FB 04 – 08

Qualità della vita e accesso ai servizi:

  • Discreta presenza nel complesso di una rete di servizi di cittadinanza (di base e intermedi) con particolare riferimento all’offerta di servizi sanitari e socio-assistenziali, educativi e formativi FB 010 – 012
  • Importante presenza dell’associazionismo e del volontariato nei servizi sociali e nelle cooperative sociali FB 10 – 12
  • Posizione geografica invidiabile, essendo l’Area Gal un punto di cerniera con l’AREA metropolitana di Bari e con la Basilicata, per quanto oggi Basilicata voglia dire essenzialmente “Matera 2019” FB 08
  • Accessibilità dall’esterno all’Area Gal garantita da mezzi pubblici, assi infrastrutturali e viari di buona struttura e fruibilità FB 06
  • Importante esperienza maturata nella creazione e nello sviluppo di azioni e iniziative incentrate sulla collaborazione tra i diversi attori locali e stakeholder presenti sul territorio, seppur con risultati differenti, nei Comuni interessati FB 06 – 08 -09

Ambiente:

  • Progressiva diminuzione delle popolazioni di numerose specie naturali (biodiversità naturale) e cultivar (biodiversità agricola) FB 07
  • Mancata identificazione e valorizzazione di aree rurali ad alto valore naturale con tradizioni radicate e ad elevato contenuto culturale FB 05 – 06 -08
  • Basso livello di connessione, manutenzione e percorribilità della rete sentieristica da un punto di vista geografico, gestionale, quest’ultimo tra enti pubblici e para – pubblici, tra e con i privati FB 07
  • Carenza di manutenzione in vaste porzioni del patrimonio naturalistico ed ambientale, non più presidiato e/o scarsamente presidiato dalle aziende agricole FB 07

Turismo rurale e cultura:

  • Offerta turistica non differenziata e al di sotto delle potenzialità del territorio FB 06 – 08 -09
  • Eccessiva stagionalità dell’offerta turistica FB 09
  • Siti di interesse archeologico, storico e naturalistico poco valorizzati e scarsamente manutenuti FB 06 – 07
  • Ancora bassa attenzione e sensibilità al ruolo multifunzionale dell’ impresa agricola in chiave di sviluppo turistico FB 04
  • Mancanza di competenze specifiche degli operatori agricoli e dei loro coadiuvanti familiari nella conduzione e promozione delle strutture agrituristiche FB 03 – 04
  • Mancanza di infrastrutture (immateriali) e di competenze per migliorare l’attrattività del territorio e la fruizione digitale FB 07 – 08 – 11
  • Mancanza di raccordo tra studi, censimenti, esperienze e risultati di progetti relativi a periodi precedenti (Patti Territoriali, PIT, PIS, Aree Vaste,…) FB 08
  • Difficoltà nella fruizione, sistemazione degli orari e gestione dei siti di interesse (carenza di programmi di fruizione, ipotesi di offerta diversificata, educativa, etc…) FB 05
  • Carenza di itinerari – pacchetti turistici culturali interterritoriali ed interregionali FB 06 – 08 -09
  • Mancanza di qualità della spesa, nonché di competenze di coordinamento ed organizzazione nella comunicazione e valorizzazione di eventi di spessore nazionale e/o regionale a forte valenza turistica FB 08
  • Carenza di iniziative, di comunicazione e valorizzazione coordinate a livello territoriale, ed integrate con le azioni regionali FB 08
  • Scarsa presenza nel settore dei servizi al turista ( materiali, di impatto fisico e ad offerta digitale) FB 08 – 09
  • Mancanza della cultura dell’accoglienza e cultura imprenditoriale non diffusa nel settore turistico FB 03 – 04 -06
  • Difficoltà di accesso alle aree rurali per scarsa manutenzione della viabilità secondaria FB 07

Contesto economico:

  • Scarsa propensione all’export dell’aziende agroalimentari e degli altri comparti (salvo eccezioni) FB 03
  • Caratteristiche strutturali delle imprese agricole ed extra-agricole che non favoriscono l’introduzione delle innovazioni in azienda (“apertura mentale”, ridotte dimensioni aziendali, senilizzazione, etc…) FB 01 – 03 -04
  • Elevato numero di conduttori anziani, invecchiamento della popolazione e senilizzazione della popolazione dedita all’agricoltura FB 01 – 02
  • Scarsa ciclicità generazionale all’interno delle imprese, con conseguenti tassi elevati di disoccupazione giovanile. FB 02
  • Carenza di relazioni stabili di filiera nei vari comparti dell’economia e relativa scarsa propensione alla cooperazione tra le aziende, accentuata dalla ridotta dimensione economica e fisica FB 03
  • Modesta presenza delle fasi extra-agricole a più elevato valore aggiunto (servizi, export, marketing, sociale, ricerca, etc.) FB 04 – 12
  • Carenze nella logistica per il sistema agro-alimentare FB 03
  • Scelta di canali commerciali che riducono la possibilità di accrescere i margini e difficoltà di sviluppare nuove forme di vendita (ad esempio, attraverso filiere corte) FB 01 – 02 -03
  • Scarsa consapevolezza del ruolo strategico dell’innovazione e ricerca a vantaggio della redditività futura FB 01
  • Basso utilizzo dei sistemi di qualità aziendali e di prodotto riconosciuti, rispetto alle potenzialità dei comparti produttivi presenti FB 08
  • Livelli di istruzione e di formazione professionale non adeguati alle dinamiche dei mercati. FB 01 – 02
  • Mancanza di un sistema di promozione dei prodotti unitario a cui corrisponde una mancanza di notorietà dei prodotti di filiera presso il consumatore. FB 08 – 09
  • Sistema scolastico e formativo non sufficientemente allineato e collegato al territorio e al mondo produttivo locale e alle esigenze di mercato FB 01

Qualità della vita e accesso ai servizi:

  • Modesta propensione alla creazione di reti tra soggetti e istituzioni ed erogazione di servizi alla popolazione FB 03
  • Non adeguatezza dei servizi per le fasce deboli, i quali necessitano di una implementazione quantitativa e qualitativa FB 10 – 12
  • Discreta efficacia dei Piani Sociali di Zona sul miglioramento della qualità ed accesso ai servizi sociali FB 04 – 12
  • Scarsità di servizi pubblici a supporto delle famiglie con figli piccoli e anziani e dei giovani, sopperiti da iniziative di associazionismo privato FB 10 – 11
  • Limitata fruibilità del patrimonio culturale e artistico del territorio, orari di apertura limitati e non flessibili o inaccessibilità derivante dalla dipendenza dal “posto fisso pubblico” degli addetti e dai “loro” orari non coincidenti con le esigenze della popolazione locale e dei turisti FB 05 – 06 – 07
  • Scarsa propensione all’innovazione sociale, insufficiente diffusione delle tecnologie telematiche a supporto dei servizi alle famiglie e alle imprese, funzionali allo snellimento delle procedure e alla progressiva sostituzione di servizi di sportello FB 01 – 02 – 11 -12

Ambiente:

  • Aumento del ruolo del Parco Nazionale dell’Alta Murgia come elemento di attrazione e di organizzazione di nuovi flussi di fruizione e come fattore di attivazione di offerta di servizi rurali innovativi (CETS: Carta Europea del Turismo) FB 06
  • Riconoscimento, anche a livello internazionale, del valore naturalistico e paesaggistico del territorio, ricco di aree protette e riserve naturali FB 06
  • Crescente attenzione della collettività agli aspetti legati alla gestione ottimale delle risorse naturali e alla salvaguardia del territorio FB 07
  • Percezioni ed utilizzo dei vincoli normativi ambientali non come limiti, ma come opportunità di sviluppo del sistema territorio in chiave eco-compatibile e di turismo sostenibile FB 06 – 07 – 08
  • Evoluzione normativa a livello Europeo che sempre più rafforzi gli strumenti in favore della competitività (aggregazione, qualità, innovazione) e della sostenibilità ambientale FB 08

 

Turismo rurale e cultura:

  • Fruizione e apertura al pubblico delle “Orme dei Dinosauri”, sito di interesse storico – archeologico che porterebbe attività, lavoro e reddito all’intera Area Gal FB 05
  • Crescente attrattività delle aree rurali sia a scopi residenziali, sia turistici FB 06
  • Crescente domanda rivolta verso forme di turismo sostenibili nelle aree rurali e verso le produzioni agro-artigianali FB 08 – 09
  • Peso crescente nei processi di consumo dei prodotti di qualità certificata (DOP/IGP, biologico, marchi territoriali), a forte connotazione territoriale e a basso impatto ambientale FB 09
  • Crescita dell’immagine positiva del territorio e dei prodotti agroalimentari d’area nei consumatori FB 08 – 09
  • Buon andamento del settore turistico rurale ed enogastronomico, anche in prospettiva di destagionalizzazione FB 06 – 09
  • Ricerca del consumatore/visitatore-turista delle origini del cibo, della loro storia e dei territori FB 08 – 09
  • Condizioni favorevoli per l’attrazione di particolari segmenti della domanda turistica e loro diversificazione (ambito naturalistico, culturale, rurale, emozionale, accessibile, etc.) e relativa implementazione dei percorsi formativi degli operatori FB 08 – 09
  • Creazione di una rete di esercizi polifunzionali che, a partire dalla ristorazione, possa sopperire alla carenza di punti vendita di prodotti tipici e servizi al turista (punti informativi) FB 03 – 08
  • Espansione internazionale dei flussi turistici, crescita del posizionamento del “brand” territorio à cultura distrettuale che si allarghi alle Aree della Città Metropolitana di Bari e alla Basilicata con “Matera 2019” FB 06 – 08 – 09

 

Contesto economico:

  • Tendenza alla crescita dimensionale ed economica delle aziende anche attraverso la diversificazione; FB 01 – 03 – 04
  • Sviluppo di nuovi canali di vendita basati sulla filiera corta, nuovi mercati, previa informazione qualificata e differenziata per i diversi target di consumatori FB 03 – 04
  • Crescente attenzione da parte di consumatori e dei decisori pubblici sugli aspetti connessi con la sicurezza alimentare, con la tipicità e la qualità dei prodotti alimentari FB 08 – 09
  • Incremento delle risorse finanziarie dell’Unione Europea a sostegno della ricerca e dell’innovazione in agricoltura, green economy e start up innovative FB 01 – 02 – 03
  • Crescente interesse da parte dei giovani ad insediarsi in aziende agricole attraverso il “primo insediamento” che favorisce il ricambio generazionale e la sostenibilità futura FB 02
  • Ampliamento degli spazi per le economie agro-alimentari locali e ad alto contenuto di creatività ed ict all’interno dei processi di allargamento dei mercati nazionali e internazionali FB 08 – 09
  • Maggiore diffusione delle pratiche biologiche e della multifunzionalità delle aziende agricole FB 04 – 12
  • Aumento di aziende giovani, più dinamiche e multifunzionali, orientate ad introdurre innovazioni nelle pratiche, nei processi e nelle forme di marketing FB 02

 

Qualità della vita e accesso ai servizi:

  • Crescente sostegno alla creazione di centri di servizio per l’aggregazione e l’animazione delle popolazioni locali FB 10
  • Agricoltura sociale e turismo accessibile quale opportunità di garantire servizi sociali ai soggetti svantaggiati attraverso la rete territoriale di operatori, pubblici e privati, in ambito agricolo ed extra – agricolo FB 03 – 12
  • Contaminazione fra attività tradizionali, legate alle tradizioni locali con elementi ad elevato contenuto innovativo e di conoscenza (come ad esempio il design, i nuovi materiali, social e Smart Community, etc.); FB 03 – 10 – 11
  • Cooperazione intergenerazionale nelle attività di sviluppo tra anziani, “scrigno” di antiche conoscenze, tecniche delle pratiche rurali ed artigianali, e i giovani che invece hanno nuove conoscenze, competenze digitali, conoscono e parlano altre lingue FB 03

Ambiente:

  • Processi di degrado ambientale e naturale FB 07
  • Svalutazione del patrimonio immobiliare residenziale e pubblico per mancanza di manutenzione e valorizzazione adeguata FB 05 – 07
  • Disaffezione dei giovani al proprio territorio, mancanza di identità culturale e di appartenenza territoriale, l’ambiente sempre più inteso come fattore ingombrante e non come risorsa FB 08
  • Conseguente abbandono del territorio rurale e rivelazione di rischi ambientali, perdita di risorse agricole e paesaggio agrario, aumento dei rischi naturali FB 07

Turismo e cultura:

  • Mancanza di affiancamento e formazione degli operatori FB 01 – 02 – 03
  • Mancanza di qualificazione dell’offerta FB 06 – 08 – 09
  • Scarsa innovazione nell’offerta turistico – culturale del territorio FB 06
  • Maggiore competitività delle aree limitrofe sotto il profilo dell’attrattività culturale e turistica FB 08 – 09
  • Stagionalità dei movimenti turistici FB 09
  • Proposte turistiche e promozionali che non generano reale economia sul territorio FB 05 – 06 – 08 – 09

 

Contesto economico:

  • Concorrenza sui mercati internazionali dei prodotti agroalimentari FB 06 – 08 – 09
  • Prolungata fase recessiva dell’economia nazionale per la tenuta delle imprese e dell’occupazione FB 06
  • Costante crescita dei costi intermedi con conseguenze negative nel processo di formazione del valore aggiunto (no filiera corta, ricorso alla forme di commercializzazione in filiera “lunga” attraverso commercianti e intermediari) FB 03
  • Forte variabilità dei prezzi alla produzione, soprattutto in alcuni comparti (grano, olio) FB 03
  • Rischio della desertificazione culturale, tendenza all’abbandono dell’attività agricola e perdita di saperi legati alle tradizioni rurali locali FB 08
  • Riduzione dei redditi agricoli dovuta all’incremento delle importazioni ed all’aumento dei costi e della tassazione FB 08 – 09
  • Mancanza di trasferimento delle conoscenze e crescita del divario con i competitori esteri FB 01 – 02 – 03
  • Abbandono del territorio da parte dei giovani verso territori più appetibili dal punto di vista dell’offerta di lavoro FB 07 – 08 – 09
  • Rischi di sviluppo solo “numerico” dell’associazionismo e carenza di “economie” consortili FB 03
  • Scarsa presenza ed utilizzazione di innovazioni mirate a coniugare competitività e sostenibilità FB 01 – 02 – 03
  • Crescita imprenditoriale frutto di iniziative singole e non di sistema FB 03
  • Scarso coordinamento e sporadiche azioni di sinergia intersettoriale (es. settore commercio, artigianato, turismo e agricoltura) FB 03 – 08
  • Persistente mancanza di strategie e politiche  efficaci per garantire forte identità territoriale e relativa riconoscibilità del territorio di produzione FB 06 – 08 – 09
  • Proliferazione di iniziative di “sviluppo” a livello locale scollegate tra di loro e di ridotte dimensioni FB 08

 

Qualità della vita e accesso ai servizi:

  • Scarsa attenzione delle politiche a sostegno delle popolazioni rurali FB 10 – 11 – 12
  • Perdita di competitività sociale in seguito alla scarsa accessibilità immateriale del territorio FB 05
  • Graduale riduzione della conoscenza del territorio come base condivisa dell’ azione di promozione e valorizzazione FB 08
  • Complessità dei rapporti istituzionali con e tra gli enti pubblici e para – pubblici, con conseguente divergenze di visioni e priorità; FB 08